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UNICO E RIPETIBILE - Arte e industria nelle collezioni di Massimo De Carlo

Triennale di Milano, dal 12 settembre al 7 ottobre 2018


 

Alighiero Boetti, Far quadrare tutto, 1979 Ricamo su tessuto / Embroidery on fabric, 24 × 23.5 cm / 9 1/2 × 9 1/4 inches
Foto di Alessandro Zambianchi, Courtesy Massimo De Carlo, Milan/London/Hong Kong

L’esposizione presenta oltre 100 oggetti e opere raccolti con passione e dedizione De Carlo in tutto il mondo; i tre nuclei proposti identificano un percorso unico nella storia della cultura del Novecento e contribuiscono a individuare nuove relazioni tra le discipline e i sistemi di produzione di artisti e designer.
Le ceramiche prodotte a Weimar negli anni precedenti alla Seconda Guerra Mondiale, i ricami di lettere di Alighiero Boetti, i manifesti (dagli anni ’60 agli anni ’90) del grafico, designer e educatore italiano AG Fronzoni raccontano i recenti movimenti dell’arte e del gusto nei confronti dell’industria e viceversa, invitando lo spettatore, così come il loro collezionista, a interrogarsi sul significato di unicità e sul concetto stesso di collezione.

 

Piatto per torte, 36 ø x 3 cm, Steingutfabrik Grünstadt AG, circa 1930

Le ceramiche di Weimar, che Massimo De Carlo colleziona da oltre 20 anni, sono un’espressione straordinaria del prodotto in serie, nate con il movimento Bauhaus sotto la prima Repubblica di Weimar.

Decorati utilizzando stencil e pittura a spruzzo, questi oggetti sono il risultato dell’incontro tra Art Déco e applicazione meccanica e hanno costituito un primo esempio storico di prodotto con decorazioni geometriche e astratte per la distribuzione di massa.

 

Alighiero Boetti, Attirare l'attenzione, 1989, Ricamo su tessuto / Embroidery on fabric, 22 × 22.5 cm / 8 2/3 × 8 6/7 inches
Foto di Alessandro Zambianchi, Courtesy Massimo De Carlo, Milan/London/Hong Kong

I celebri ricami di Alighiero Boetti uniscono le antiche tecniche artigianali della lavorazione della stoffa a una riflessione sull’autorialità. Queste opere furono infatti realizzate delegando la produzione ad artigiani afgani e sono diventate un simbolo della riflessione di Boetti sulla vita e sull’arte.
Le opere presenti in mostra sono una selezione della ben più ampia collezione del gallerista, iniziata 30 anni fa.

I manifesti di AG Fronzoni – realizzati per promuovere esposizioni, incontri culturali, appuntamenti politici – sono caratterizzati dal rapporto di tensione dinamica tra pieno e vuoto e da un uso unico del carattere tipografico e del colore.

 

AG Fronzoni,Inascoltabili frammenti/sonori, 1981, 98,2 x 68,2 cm

Le grafiche impeccabili e affilate di Fronzoni rispecchiano la sua affascinante filosofia, secondo la quale il superfluo, l'eccedente, il ridondante è uno spreco in senso estetico, morale ed etico.


Questi tre corpi di opere e oggetti sono allestiti negli spazi della Triennale in comunicazione tra loro grazie all’allestimento dell’architetto Matilde Cassani che esalta il carattere narrativo e affettivo di questi oggetti, ognuno dei quali è il segnale di una passione capace di superare confini geografici, professionali e culturali.



UNICO E RIPETIBILE
Arte e industria nelle collezioni di Massimo De Carlo

Triennale di Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, 20121 Milano MI
Direzione artistica: Edoardo Bonaspetti

12 settembre – 7 ottobre 2018
Inaugurazione: martedì 11 settembre 2018, ore 19.00

Ingresso libero
Orari di apertura: martedì – domenica, ore 10.30 – 20.3
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Argomenti:   #arte ,        #arte contemporanea ,        #boetti ,        #ceramica ,        #fronzoni ,        #grafica ,        #milano ,        #mostra ,        #ricamo ,        #weimar

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