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Estratto del testo presentato al convegno Banca d’Italia – Fondazione Cirgis

Visco: “Contrasto all’economia criminale precondizione per la crescita economica”

Altro che articolo 18! Visco afferma: “Tra il 2006 e il 2012 i flussi di investimento esteri in Italia sarebbero risultati superiori del 15 per cento – quasi 16 miliardi di euro – agli investimenti diretti effettivamente attratti nel periodo”

Di G.G.

Molto interessante l’intervento del Governatore della Banca d’Italia al convegno tenuto dalla Banca D’Italia e dalla Fondazione Cirgis a Milano. Di cui riportiamo alcuni brani

Nell’introduzione Visco delinea la necessità di una riforma complessiva che limiti i danni della criminalità e porti al ritorno della legalità
    La crescita economica è il risultato della combinazione di molteplici fattori: la disponibilità di capitale, fisso, finanziario e umano, da un lato; lo sviluppo tecnologico e l’organizzazione produttiva, dall’altro. L’interazione tra questi fattori è cruciale. Ne devono discendere una forza lavoro istruita e competente, in grado di adeguarsi tempestivamente ai cambiamenti imposti dallo sviluppo delle nuove tecnologie; una classe imprenditrice dinamica, capace di cogliere le opportunità di innovazione e pronta a investire nel capitale umano dei propri dipendenti; una politica determinata e capace di disegnare e attuare le riforme necessarie a favorire l’attività imprenditoriale e lo sviluppo di quel capitale umano.

    Creare le condizioni per tornare a crescere è oggi fondamentale e urgente. Ho più volte sostenuto che l’azione di riforma in questa direzione deve rispondere a un disegno ampio e organico, volto a ridurre l’incertezza e ispirato a principi di efficienza, equità e legalità. Il contesto istituzionale nel suo complesso, ovvero l’ambiente in cui si “fa impresa”, incide in maniera cruciale sulla possibilità di innalzare la produttività, di riallocare le risorse verso comparti e imprese più competitivi. Legalità, buona legislazione, regolazione efficace delle attività economiche, pubblica amministrazione efficiente sono le principali componenti di un sistema istituzionale in grado di favorire innovazione e imprenditorialità e rimuovere rendite di posizione e restrizioni alla concorrenza.

    Il rispetto della legalità, in particolare, svolge un ruolo fondamentale: la criminalità organizzata, la corruzione e l’evasione fiscale non solo indeboliscono la coesione sociale, ma hanno anche effetti deleteri sull’allocazione delle risorse finanziarie e umane e sull’efficacia delle riforme in atto. Rendono impossibile la costituzione di un ambiente favorevole all’attività d’impresa, e quindi nell’occupazione, e riducono le possibilità di crescita dell’economia.
Quali gli interventi che sono necessari secondo il Governatore della Banca d’Italia?

Nella sua ricetta si deve agire sulle radici del fenomeno e sugli “incentivi dei soggetti coinvolti: un contesto istituzionale avverso all’insediamento della criminalità e un contrasto efficace, che combini repressione e aggressione ai proventi economici, ne sono le componenti fondamentali.”

Fondamentale è “Un’applicazione delle leggi adeguata e incisiva è un’altra componente essenziale di un contesto istituzionale che avversi la criminalità.

Per contrastare la criminalità occorre “completare l’apparato repressivo con strumenti normativi che assicurino la possibilità di perseguire più efficacemente reati oggi diffusi, ancorché di difficile emersione, come la corruzione e l’evasione fiscale.
In molte occasioni la Banca d’Italia ha segnalato l’urgenza di introdurre nell’ordinamento il reato di auto-riciclaggio. In particolare, la definizione di un’adeguata fattispecie penale consentirebbe di punire efficacemente gli autori dei reati di evasione fiscale, truffa e corruzione i cui comportamenti in vario modo ostacolano l’individuazione della provenienza delittuosa del denaro. Alla pena per questi reati presupposti si sommerebbe quella per il riciclaggio dei loro proventi, sottraendoli alla prescrizione.


Il disegno di legge approvato dalla Camera e ora in seconda lettura al Senato è incompleto perché esclude“ la punibilità in caso di mero impiego di tali proventi...Una rapida approvazione della legge sarebbe comunque un primo, importante, passo dopo anni di discussione.

Visco ha anche quantificato il danno ricevuto dalla presenza della criminalità in Italia “Utilizzando l’indicatore Doing Business, che fornisce una sintesi della qualità dell’ambiente istituzionale, e considerando il grado di penetrazione criminale nel territorio, è stato stimato che, a parità di altre condizioni, se le istituzioni italiane fossero state qualitativamente simili a quelle dell’area dell’euro, tra il 2006 e il 2012 i flussi di investimento esteri in Italia sarebbero risultati superiori del 15 per cento – quasi 16 miliardi di euro – agli investimenti diretti effettivamente attratti nel periodo.
Una cifra non piccola in un paese dove gli investimenti sono tra i più bassi dei pesi industrializzati.


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Argomenti:   #bankitalia ,        #corruzione ,        #criminalità ,        #crisi economica ,        #investimenti ,        #visco



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