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Dimissioni di Lupi: intervento dell’Onorevole Fabrizio Cicchitto (AP) Dal resoconto stenografico della Seduta n. 396 di venerdì 20 marzo 2015 della Camera dei Deputati |
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FABRIZIO CICCHITTO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, devo dirvi con franchezza che reputo inaccettabile l'intreccio fra ipocrisia e faziosità che ha portato alle dimissioni del Ministro Lupi. È prevalso nei suoi confronti un autentico linciaggio mediatico, una cosa ben diversa anche da una di quelle operazioni politico-giudiziarie posta in atto nel corso di questi anni da alcune procure che hanno fatto e fanno politica.
Anzi, dò atto alla magistratura fiorentina di aver proceduto per due anni nelle indagini con estremo scrupolo, poi il confronto processuale fra le parti dirà se queste indagini reggeranno al vaglio della magistratura giudicante. Ebbene, dopo due anni di queste indagini che praticamente, onorevole Lupi, l'hanno intercettata quasi quotidianamente per un gioco al rimbalzo, il Ministro Lupi non è stato indagato perché nulla è emerso nei suoi confronti. Se poi qualcuno pensa che un Ministro si fa corrompere o condizionare per un regalo fatto al figlio o per un biglietto aereo fatto alla moglie da un amico in una situazione di fretta e di emergenza, allora siamo al massimo della faziosità. Ben sei Governi hanno messo Ettore Incalza in quella posizione perché considerato uno dei massimi esperti in materia di lavori pubblici e con lui hanno interloquito sindaci, presidenti di regione, parlamentari di ogni partito, probabilmente parlamentari anche presenti in quest'Aula, ma quello che rende, onorevoli colleghi, ancora più inaccettabile quello che sta avvenendo è la clamorosa esistenza di due pesi e di due misure. Sono costretto a ricordare al senatore Zanda e specialmente all'onorevole Orfini che il partito di cui l'onorevole Orfini è presidente candida come presidente di regione una personalità che io stimo, ma che è sta ta condannata, e che alcuni sottosegretari di questo Governo sono indagati ma quei sottosegretari evidentemente non hanno effetti mediatici e quindi non provocano le preoccupazioni del Presidente del Consiglio. Ai colleghi di SEL che hanno fatto su questo tema una grande agitazione devo osservare che se fossero conseguenti, allora dovrebbero chiedere al loro leader Vendola di dimettersi da presidente della regione perché anch'egli indagato (Applausi dei deputati dei gruppi Area Popolare (NCD-UDC) e Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente). E ai colleghi della Lega ricordo che il loro leader Salvini ha avuto la genialità mediatica di proporre perfino l'uscita dall'euro facendo così dimenticare all'opinione pubblica i pasticci che molti esponenti della Lega hanno combinato con i soldi pubblici. Detto tutto ciò, la sfida con cui bisogna misurarsi nel Parlamento e all'interno anche della maggioranza e sul terreno della lotta reale alla corruzione a mio avviso, lo dico francamente, non è tanto quello dell'aumento delle pene e della prescrizione, che rischiano di risolversi in un grida manzoniane, ma in alcune misure strutturali: la drastica riduzione delle stazioni appaltanti, l'altrettanto drastica riduzione delle partecipate di regioni e comuni. Argomenti: #camera dei deputati , #dimissioni , #governo , #infrastrutture , #parlamento , #partiti , #politica |
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