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Mostra d'arte contemporanea

Nobuyoshi Araki - Il Demone dell’Eros

A Lugano, Svizzera, De Primi Fine Art SA, dal 23 febbraio al 30 marzo 2018


Nobuyoshi Araki, Portrait,C-print 27x18cm

Tra gli artisti contemporanei, nessuno come Nobuyoshi Araki (Tokio 1940) ha indagato i movimenti e le profondità di Eros: Eros come sessualità, attrazione, fascino; Eros come lotta, ricerca e gioiosa congiunzione; Eros come desiderio, felice e inquietante ossessione prodotta da una mancanza, una separazione, una ferita.

In uno dei suoi miti più belli Platone dice che in origine il maschio e la femmina erano una sola persona, unita in una forma perfetta: l’androgino.
Temendo la sua superbia ed il suo attacco, Zeus la castigò tagliandola in due parti uguali (Simposio, 189 a -192 a): da allora nacque il maschio e la femmina, il positivo ed il negativo, i due sessi opposti e complementari, che vivono per tutta la vita cercando di ritrovare e ripristinare la loro perduta unità originaria.

Il tema centrale delle numerose foto di Araki è dominato da questa arcaica, profonda lacerazione: la sessualità prodotta da una colpa (la superbia dell’androgino), la sessualità come infinita ricerca della perfetta unità originaria, l’eros come ininterrotta oscillazione tra privazione e ricchezza, mancanza e completamento.

Nobuyoshi Araki,Kimono,36x26.5cm

Un uomo guarda e contempla l’infinito fascino della donna, egli è stupito di fronte a questa magica attrazione: una enorme energia, una grande forza a volte faticosa da trattenere, il cuore pulsante della vita.
Così Eros si trasforma anche in cacciatore, e la femmina in una preda.

Nelle foto di Araki, la sessualità è vissuta e testimoniata soprattutto come qualcosa di estremo, duro, violento: la preda è catturata, sottomessa, umiliata; la preda è legata e appesa come un trofeo di caccia.
Il diverso da sé, la nostra parte mancante, può essere preservata, custodita, imprigionata, in modalità anche selvagge e rozze e primitive.
In questo senso, l’occhio di Araki, cancellando tutta la poetica dimensione del corteggiamento, indaga l’amore solo ed esclusivamente nel suo aspetto istintivo, crudo, organico, animale.

 

Nobuyoshi Araki,tokyo_comedy_1997,bw photograph mounted on aluminium_110x138cm

In questo senso, l’occhio di Araki, cancellando tutta la poetica dimensione del corteggiamento, indaga l’amore solo ed esclusivamente nel suo aspetto istintivo, crudo, organico, animale. Araki, il nuovo satiro, è dominato dall’ossessione del coito. La donna è solo un oggetto, un gioco, una preda che ci può divertire e sfamare.
La ragazza è solo un’ampia decorazione intorno al suo organo genitale: ferita, cicatrice, stemma di un paradiso presente e perduto, remoto e pulsante.

Il paradiso del fiore, che anche nelle sue fotografie rivive come la più classica delle metafore: naturalistica realtà, simbolo, presenza e profumata immagine.
Però, dietro Eros, dietro la sessualità, la vita, il fiore, come sempre, si nasconde la morte, la grande presenza di Thanatos; la cessazione di tutto: la totale, tragica sparizione.


NOBUYOSHI ARAKI
IL DEMONE DELL’EROS

De Primi Fine Art SA, Piazza Cioccaro 2, 3° piano, 6900 Lugano, Svizzera

Nobuyoshi Araki, Pola eros, polaroid, 10x9cm



Inaugurazione: Giovedì 22 febbraio 2018, ore 18:00
dal 23 febbraio al 30 marzo 2018

Orario:
lunedì – venerdì,
ore  9:00-13:00
14:00-18:00
Sabato su appuntamento

e-mail: info@deprimi.ch

tel.: +41 (0)91.923.48.33

www.deprimi.ch



Argomenti:   #arte ,        #arte contemporanea ,        #foto ,        #fotografia ,        #lugano ,        #mostra

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